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ed. by S. Pernigotti and M. Zecchi

Fayyum Studies 1 (2004)

2004

formato 20 x 27,5 cm; ril. bros.
88 pagine, in b/n
ISBN 88-7849-004-0

€ 20,00
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Fayyum Studies is not a new journal of Egyptology, but a series of volumes which will not be published regularly and which are part of the ‘Fayyum Project’ of the Department of Archaeology of the University of Bologna. They are born from the necessity of finding a forum for the more and more numerous scholars who are specifically interested in the Fayyum region and whose contributions cannot presently be included in our REAC.
Fayyum Studies welcome contributions from Italian and foreign scholars who are interested in the Fayyum from the prehistoric to the Arabic age.
Marco Destro, Enrico Giorgi (a cura di)

L'Appennino in età romana e nel primo Medioevo

Viabilità e popolamento nelle Marche e nell'Italia centro-settentrionale (Atti del Convegno di Corinaldo, 28-30 Giugno 2001)
2004

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
300 pagine, in b/n
ISBN 88-7849-000-8

€ 21,00
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L’Appennino è il protagonista di questo volume, che raccoglie gli Atti di un Convegno tenutosi a Corinaldo (An) nel 2001: vengono qui riunite ricerche di diverso tipo – archeologico, topografico, epigrafico – che hanno come oggetto la ricostruzione delle modalità di insediamento e di organizzazione del territorio in età romana e nel primo Medioevo.
L’attenzione è concentrata in particolare sull’Appennino marchigiano, ma ampio spazio viene dato a confronti con aree montuose di Emilia Romagna, Liguria, Lazio, Abruzzo.
Emanuela Penni Iacco

La basilica di S. Apollinare Nuovo di Ravenna attraverso i secoli

2004

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
192 pagine, in b/n e tavole finali a colori
ISBN 88-7849-003-2

€ 22,00
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Non ordinabile: ESAURITO
La basilica di S. Apollinare Nuovo di Ravenna - fatta innalzare da Teoderico come cappella palatina (493-526) e dedicata a Gesù Cristo - doveva riflettere con la sua magnificenza la ricchezza della corte gota.
Lo splendore dei mosaici era accresciuto dalle colonne e dai capitelli finemente lavorati, da marmi preziosi che rivestivano le pareti ed il pavimento e da un arredo liturgico senz’altro degno di una basilica palatina.
Nella successiva epoca giustinianea, in cui la chiesa fu riconsacrata al culto ortodosso, molti mosaici vennero epurati in quanto direttamente collegati all’eresia ariana: due teorie di dignitari goti vennero sostituite con importanti cortei di vergini e di martiri, espressione dello splendore e della ricchezza del mosaico bizantino, testimoni del trionfo della politica imperiale e della nuova fede ripristinata.
L’importanza che questo edificio ha continuato a rivestire nel corso dei secoli è ribadita dalle significative opere di aggiornamento a cui fu soggetto intorno al Mille, quando vennero aggiunti la cripta e il campanile cilindrico.
Ulteriori restauri furono effettuati dal XVI al XX secolo. Nel XVI secolo furono apportate modifiche sostanziali sia a livello architettonico che decorativo. Dal XIX al XX secolo, cambiando il concetto di restauro e di tutela, gi interventi sono stati dettati solo da motivi di salvaguardia e conservazione.
Obiettivo del lavoro è quindi quello di ricostruire, tramite la documentazione disponibile, la «lunga vita» di uno dei monumenti più significativi dell’arte bizantina.
Maria Cristina Genito Gualandi (a cura di)

Musei, Mostre e Collezionismo negli scritti di Giorgio Gualandi

2004

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
348 pagine, in b/n
ISBN 88-900972-9-9

€ 23,50
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Vengono qui raccolti i principali scritti che Giorgio Gualandi ha dedicato tra il 1976 e il 1990 ai temi del collezionismo di arte antica e alla museologia. I contributi spaziano dalla storia delle raccolte d’arte e dei musei a partire dall’antichità fino ai giorni nostri, agli studi su personalità particolarmente rilevanti nella storia della museologia – è il caso ad esempio di Ferdinando Cospi, Luigi Ferdinando Marsili, Pelagio Palagi – all’analisi di concrete soluzioni museografiche italiane e straniere, nonché al fenomeno delle mostre, colto nelle sue numerose implicazioni. In molti di questi scritti Gualandi è stato un precursore, specie nel settore archeologico, e i suoi studi costituiscono ancora oggi un contributo fondamentale per quanti vogliano indagare la storia delle collezioni di antichità e i numerosi problemi legati non solo ai Musei archeologici, ma più in generale alla conserva-zione e valorizzazione del patrimonio culturale.
PROMO
Sandro De Maria (a cura di)

Nuove ricerche e scavi nell'area della villa di Teoderico a Galeata

(Atti della Giornata di Studi, Ravenna 26 marzo 2002)
2004

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
188 pagine, in b/n
ISBN 88-7849-001-6

€ 21,00
€ 10,50
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In questi Atti della Giornata di Studi tenutasi a Ravenna nella primavera del 2002 vengono raccolti numerosi contributi di studiosi di discipline diverse, con lo scopo di fare il punto sulle ricerche archeologiche nell’area del cosiddetto «Palazzo di Teoderico» a Galeata. Il volume è in primo luogo l’occasione per rivedere la documentazione degli scavi effettuati nel sito da archeologi tedeschi nel 1942: le conclusioni allora tratte hanno generato negli studi interpretazioni distorte che vengono ora collocate nella giusta prospettiva. Sono soprattutto i nuovi scavi, iniziati nel 1998, a venire presentati in quest’occasione.
Le ricerche stanno riportando in luce una vasta e articolata villa di V-VI secolo d.C., dotata tra l’altro di un grande quartiere termale. Che il complesso, per la sua ricchezza, possa essere realmente appartenuto al re goto Teoderico è al momento un’affascinante ipotesi in grado di avvalorare l’importanza di questo scavo nel quadro dell’archeologia tardoantica italiana.
Pier Luigi Dall'Aglio, Ilaria Di Cocco (a cura di)

Pesaro romana: archeologia e urbanistica

2004

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
182 pagine, in b/n e tavole finali a colori
ISBN 88-900972-8-0

€ 21,00
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Questo volume raccoglie i risultati delle ricerche archeologiche effettuate a Pesaro, a partire dagli scavi del ‘700 fino a quelli più recenti (2003). Su queste basi viene presentata una nuova ricostruzione storica e urbanistica della città romana di Pisaurum, realizzata anche grazie alle più moderne tecniche di indagine e di elaborazione dei dati.
Si profila così l’immagine di una città antica con il suo impianto di strade ortogonali, gli edifici pubblici, le case private con i loro mosaici, la sua vita attraverso i secoli. I nuovi studi qui presentati prendono le mosse da un rinnovato interesse per il patrimonio archeologico pesarese che negli ultimi anni ha visto lavorare insieme Enti e Istituzioni diverse.
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