Akragas graeca. Studi sulla scultura agrigentina
collana Ricerche 8
80 pagine, in b/n e a colori
ISBN 978-88-7849-171-7
È noto che Akragas, fra le più importanti colonie greche di Sicilia, abbia svolto un ruolo determinante in campo politico, sociale, e fornito pregevoli testimonianze artistiche. A supporto di questa affermazione valgono le numerose sculture prodotte in loco o importate – su cui è incentrata la prima parte del volume –, che hanno notevolmente influenzato la cultura classica occidentale. Tutte le sculture in oggetto, in gran parte esposte nel Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”, sono accompagnate da un commento critico, che sovente riporta alle principali correnti artistiche della Grecia e ai suoi influssi sulle realtà locali. Il tempio di Zeus Olympio di Agrigento – su cui si focalizza la seconda parte – è stato oggetto di continue attenzioni nel corso del tempo, volte a leggere fra le rovine elementi significativi per una completa comprensione. Questo studio ripercorre in termini essenziali la sua bibliografia, sulle cui premesse si è voluto affrontare il tema, non mai precisato, della strategia progettuale figurativa del grande tempio. Su tal via si riprende in una nuova luce il problema delle raffigurazioni frontonali con una rilettura del testo diodoreo relativo alle stoai. Infine, non conoscendosi il nome dell’autore del progetto figurativo, si propone di coglierne l’ispiratore su indizi documentari nel poeta Pindaro, ascoltato ospite alla corte di Terone.
Presentazione - I. Le sculture in pietra e marmo - L’efebo di Agrigento - Il “Guerriero di Agrigento” - Testa in calcare del Museo di Agrigento (kouros?) - Testa di Demetra (?) - Altorilievo in pietra arenaria - L’Asclepio di Agrigento - Testina di Hygieia - Torso maschile marmoreo - Torsetto efebico marmoreo - Statuetta di Afrodite accoccolata - La plastica architettonica. Grondaie leonine - Tempio di Demetra sulla Rupe Atenea - Il Tempio A o di Eracle sulla Collina dei Templi - Da edificio agrigentino non individuato - I Telamoni dell’Olympieion - II. Il tempio di Zeus Olympio e il programma figurativo