Le alte valli di Taro e Ceno tra fede e laicità: re, monaci e pellegrini
formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
96 pagine, in b/n e a colori
ISBN 978-88-7849-121-2
L’incontro di due grandi personalità, il santo irlandese Colombano e il re longobardo Agilulfo, segna l’origine di uno dei monasteri più importanti d’Italia, quello di Bobbio, centro di fede e cultura, ma anche nodo strategico per la viabilità e il controllo del territorio.
Seguendo l’espansione giurisdizionale del monastero, in particolare nelle alte valli parmensi di Taro e Ceno, il volume mette in luce quelle terre che, già popolate in età romana – numerosi i ritrovamenti archeologici –, erano state poi abbandonate. Grazie a Colombano e ai suoi successori, dal VII secolo queste zone furono invece rimesse a coltura e abitate, come provano curtes, castelli, edifici sacri ed ospitali, citati dalle fonti e in diverse occasioni indagati archeologicamente. Si compone così un quadro di vitalità economica e commerciale, legata a quella stessa viabilità che oggi si tenta di recuperare e valorizzare per un rilancio delle terre appenniniche, nuovamente in profonda sofferenza.
Presentazioni di Luigi Malnati, Giovanna Paolozzi Strozzi, Manuel Ferrari – Introduzione di Manuela Catarsi, Patrizia Raggio - Patrizia Raggio, San Colombano - Manuela Catarsi, Il re longobardo Agilulfo - Manuela Catarsi, Brevi cenni sulle condizioni dell’Appennino piacentino-parmense prima della fondazione del monastero di Bobbio - Manuela Catarsi, Il sito di Bobbio - Patrizia Raggio, L’abbazia di Colombano - Manuela Catarsi, Il monastero di San Colombano e le sue dipendenze nelle valli di Taro e Ceno - Manuela Catarsi, La Pieve di San Giorgio - Manuela Catarsi, Le chiese di San Pietro, San Cristoforo, San Martino e i castelli dei Platoni in Val Vona - Patrizia Raggio, La viabilità - Patrizia Raggio, Possedimenti di altre istituzioni civili e religiose - Cristina Anghinetti, Manuela Catarsi, Patrizia Raggio, Il monastero di San Michele di Gravago – Bibliografia