Il monastero ritrovato. Continuità di devozione a Rimini nel complesso dell’ex Leon Battista Alberti
pp. 248; formato 21x29,7 cm; ISBN 978-88-7849-157-1
I risultati dello scavo archeologico nell’area dell’ex Leon Battista Alberti di Rimini, in vista del recupero del complesso per ospitare i nuovi locali dell’Università, gettano nuova luce sul ruolo esercitato dalla cittadina romagnola nella formazione e nello sviluppo del monachesimo in Italia.
L’inizio di questo fenomeno va collocato nel VII secolo d.C., in relazione alla costruzione di due cappelle absidate presso cui si concentrano testimonianze funerarie. A partire dall’XI secolo, la grande chiesa mariana e i locali destinati alle attività lavorative sono parte di un ampio cenobio urbano per il quale emergono confronti con i centri monastici più importanti dell’Europa medievale, dirette emanazioni delle casate regnanti longobarde e carolingie: Santa Giulia di Brescia, San Gallo, Novalesa, Cluny.
Il volume è il risultato di un progetto di studio che ha coinvolto archeologi, ceramologi, antropologi e archeozoologi e ha permesso di restituire un quadro completo e variegato della quotidianità del monastero lungo i secoli, fatto di pratiche funerarie, assistenza ai malati e ospitalità ai pellegrini.
Prefazioni di Andrea Gnassi, Riccardo Gulli, Cristina Ambrosini, Giorgio Cozzolino - La tutela archeologica e lo scavo, Anna Bondini, Renata Curina - 1. Inquadramento topografico e periodizzazione dello scavo - 1.1. Dall’età romana al Tardoantico, Cristian Tassinari, Renata Curina - 1.2. Dall’età comunale all’epoca moderna, Cristian Tassinari - 1.3. Breve nota tecnica sulla sequenza cronologica e sugli elaborati grafici, Cristian Tassinari - 2. Periodo 1 (V-seconda metà VI secolo d.C.). Apprestamenti tardoantichi lungo il circuito difensivo di Ariminum - 2.1. I butti del terrapieno, Martina Faedi - 2.2. Le “caserme”, Martina Faedi - 2.3. I materiali del Periodo 1, Martina Faedi, Cristina Giovagnetti, Cristian Tassinari - 3. Periodo 2 (fine VI-X secolo d.C.). Organizzazione degli spazi funerari - 3.1. L’abbandono delle “caserme” e la trasformazione in area cimiteriale, Martina Faedi - 3.2. Le cappelle funerarie e l’edificio absidato, Cristian Tassinari - 3.3. La strada, Cristian Tassinari - 3.4. I materiali del Periodo 2, Martina Faedi, Cristina Giovagnetti, Cristian Tassinari - 4. Periodo 3 (XI-XIII secolo d.C.). Il monastero medievale - 4.1. La chiesa a navata unica, Cristian Tassinari - 4.2. Il complesso monastico, Erika Valli - 4.3. La conversione della chiesa in abitazione, Erika Valli - 4.4. I materiali del Periodo 3, Martina Faedi, Cristina Giovagnetti - 5. Periodo 4 (XIV-XVII secolo d.C.). La riformulazione degli spazi monastici - 5.1. Periodo 4A (prima metà XIV secolo), Martina Faedi, Cristian Tassinari, Erika Valli - 5.2. Periodo 4B (seconda metà XIV-prima metà XVI secolo), Martina Faedi, Cristian Tassinari, Erika Valli - 5.3. Periodo 4C (metà XVI- metà XVII secolo), Martina Faedi, Cristian Tassinari, Erika Valli - 5.4. Periodo 4D (seconda metà XVII secolo), Martina Faedi, Cristian Tassinari, Erika Valli - 6. Analisi contestuale dei materiali del Periodo 4, Martina Faedi, Cristina Giovagnetti - 7. L’analisi dei resti scheletrici umani, Fiorella Bestetti - 8. Le indagini archeozoologiche, Fabio Fiori, Elena Maini - 9. Periodi 5, 6, 7 (XVIII-XIX secolo d.C.). Dall’Orto delle Monache al complesso ex Leon Battista Alberti. Considerazioni conclusive - 9.1. Periodi 5-6-7 (XVIII - XIX secolo), Erika Valli - 9.2. Considerazioni conclusive, Martina Faedi, Cristian Tassinari, Erika Valli - Bibliografia, a cura di Martina Faedi